venerdì 26 agosto 2011

Calcio: mediazione fallita, la A non parte

ON
Sportal, Ultimo aggiornamento: 26/08/2011
Niente da fare, anche l'ultimo tentativo di mediazione è fallito, la serie A proprio non parte. La Lega ha detto no, nella tarda mattinata di venerdì, alla proposta di "contratto ponte" avanzata dal presidente dell'Assocalciatori Damiano Tommasi, per scongiurare lo sciopero nella prima giornata di campionato. Il presidente Beretta lo ha comunicato a quello della Figc, Giancarlo Abete, ed allo stesso Tommasi. "Non si capisce perché – la sua precisazione all'ANSA - dovremmo firmare un accordo ponte che ricalca quello ipotizzato all'origine della vertenza da Campana". Dura la replica del massimo dirigente dell'Assocalciatori: "La Lega è un anno e mezzo che dice no a prescindere e lo ha fatto pure oggi". In mattinata Tommasi aveva proposto una soluzione fino a giugno 2012, sulla base del testo già firmato dall'Aic e rigettato dalla Lega, senza alcuna correzione agli articoli 4 (contributo di solidarietà) e 7 (allenamenti separati), oggetto della discordia, per poi aprire un tavolo di discussione sui punti più controversi ed affrontare per la prima volta il tema dei diritti d'immagine dei calciatori, che interessa molte società. "Ho l'impressione – aveva aggiunto - che diversamente non basteranno 15 giorni, ma ci vorranno mesi", trovando una sponda immediata, ma anche isolata, nel presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che ai microfoni dell'Adnkronos si era sbilanciato: "La proposta di un contratto ponte è buona. Io la giudico positivamente, è valida".
 
A mio parere il problema va analizzato a monte. Loro, in fin dei conti, cercano di portare l'acqua al proprio mulino. Iniziate a scioperare voi consumatori di calcio che siete i veri motori dei loro guadagni! Iniziate a non andare allo stadio, a non acquistare mediaset premium o sky, a non alimentare il merchandising della squadra e vedrete! Se la domanda di calcio cala, caleranno i prezzi di pay-tv, stadi e merchandising, caleranno gli introiti delle società e, per forza di cose, anche gli stipendi dei calciatori. Bisogna partire dalle fondamenta, altro che queste baggianate degli scioperi o della lega calcio. È il mercato che comanda non i calciatori... i quali, se non va loro bene, vadano a zappare la terra a 1200 euro al mese!
Zamparini, sono i tipi come te e come Moratti che hanno ridotto così il calcio! 

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