venerdì 7 ottobre 2011

Wanna Marchi in semilibertà

OFF

(ANSA) BOLOGNA - Wanna Marchi è in semilibertà e da ieri lavora nel bar-ristorante "La Malmaison" in via Torriani a Milano, a poca distanza dalla stazione centrale; il locale è di proprietà di Antonio Lacerenza, fidanzato della figlia Stefania Nobile, che si trova ai domiciliari da oltre un anno. Lo riferisce 'QN' (Resto del Carlino-Nazione-Giorno).
L'ex televenditrice, 69 anni, una condanna a 11 anni e mezzo di carcere per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata e bancarotta fraudolenta, confermata in Cassazione, si è presentata ieri nel locale accompagnata dal suo avvocato, Liborio Cataliotti, e si è subito messa all'opera. ''Mi dispiace ma non posso parlare, sia gentile, non mi metta in difficoltà'', ha detto al cronista la Marchi, abito bianco, capelli corti e rossi, elegante senza essere appariscente.
''E' un lavoro che le piace molto - spiega l'avvocato - Wanna fa un po' di tutto: sta dietro il banco, gestisce la sala e prepara i dolci che, vi assicuro, le vengono benissimo. Ed è lei, inoltre, che sta alla cassa...''. Il difensore ricorda che l'ex "imbonitrice" ha già scontato metà della pena: ''Due anni e mezzo di carcere, uno di arresti domiciliari, poi ci sono tre anni di indulto e 270 giorni di anticipata liberazione per la buona condotta in carcere.
Tra il carcere di Bologna e Milano ha svolto tutti i programmi di rieducazione. Addirittura ha imparato a dipingere, vincendo pure un premio. I suoi quadri sono belli, piacciono. Tanto che nel bar dove lavora ne sono esposti diversi''. Wanna Marchi - aggiunge Cataliotti - è ''molto serena, equilibrata, con tanta voglia di lavorare. Ora vuole solo dimenticare la sua brutta avventura e ricominciare una nuova vita. Senza un euro in tasca: non ha più un soldo, perché ha risarcito tutte le parti offese. Se è pentita di ciò che ha fatto? Il pentimento è una delle condizioni necessarie per ottenere il lavoro esterno...''.

Bene, adesso il bar farà affari d'oro, lei magari scriverà un libro e forse continuerà a vendere intrugli spacciandoli per medicamenti miracolosi. Comincio a pensare che in Italia conviene delinquere, magari ammazzare qualcuno, farsi un po' di galera e poi la strada per il successo ti si apre davanti. Vergogna! In miniera la manderei, altro che al bar!

1 commento:

  1. A Wanna Marchi hanno dato 11 anni di carcere, e ora dopo soli due e mezzo è fuori.

    Se facciamo due conti conviene essere ladri a questo punto !!!!!!!!!

    Non o parole di come la giustizia operi in questo paese !

    RispondiElimina