giovedì 15 marzo 2012

Censura della Divina Commedia. La folle dittatura del politicamente corretto non conosce più vergogna

OFF
"Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, ché 'l velo è ora ben tanto sottile, certo che 'l trapassar dentro è leggero"
Non era questione di “se”, era purtroppo solo una questione di “quando”. Non era una questione di se Dante Alighieri e la sua Divina Commedia sarebbero mai finiti nel mirino delle vestali del politicamente corretto, era una questione di quando l’avrebbero messo sotto tiro. Dante Alighieri e il suo testo sono anti-semiti, razzisti, islamofobi e omofobi e devono essere censurati e non presentati nelle scuole. Così sentenzia “Gherush 92″ una associazione che il blog della finanza italiota, meglio noto come “Corriere della Sera”, presenta come consulente dell’ONU. Era solo questione di tempo perché nel mondo orwelliano della democrazia c’è sempre qualcuno che è più uguale degli altri. Perché nella “Fattoria degli Animali” contemporanea uno spettacolo che scaglia pietre contro l’immagine di Cristo è lodato dalla critica, mentre la Divina Commedia che “offende” ebrei, musulmani e omosessuali, categorie che nel mondo orwelliano sono intoccabili, deve essere censurata. La folle dittatura del politicamente corretto continua nella sua battaglia contro la nostra storia e la nostra cultura. Quanto ancora dobbiamo sopportare i neuro-deliri del bipensiero politicamente corretto?
 
Il Corano che discrimina la donna, va censurato? E la Bibbia? Anche la Bibbia parla di "giudei" e di "omosessuali" contro natura. Via pure quella. Via tutto! Impariamo ad essere politically correct, cominciamo a non guardare oltre il nostro naso, torniamo ad essere ignoranti come capre.
 Ora però, vorrei sentire le autorevoli voci degli intellettuali che si tanto amano la cultura e non vogliono farla morire. Anche quando certa cultura che lorsignori difendono, è mondezza pura. Dante è cultura vera che appartiene al mondo e non ad un paio di idioti dell'ONU.
 
 

1 commento:

  1. Ridicolo. Perché l’essere umano non è in grado di contestualizzare la cultura? Di cosa abbiamo paura? Se si ragiona in tal modo il Vecchio Testamento sarebbe il primo a dover essere eliminato. Ma la storia è la storia, e va studiata. Poi l’evoluzione culturale ci dovrebbe far comprendere ed avere un metro di giudizio privo di ogni dogma.
    Eliminiamo pure i Promessi Sposi perché sessista?

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