sabato 17 marzo 2012

La macchina della corruzione è sempre in moto: indagato il presidente della Regione Emilia-Romagna

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Mo24 - politica - indagato il presidente della regione emilia romagna vasco errani nell'ambito dell'inchiesta della procura sulla cooperativa agricola terremerse
Vasco Errani, congiuntamente con altri 9 imprenditori, sono indagati nell'ambito dell'inchiesta della Procura sulla cooperativa agricola "Terremerse". Errani, secondo le accuse, era presidente di una cooperativa che nel 2005 ha ottenuto un finanziamento di un milione di euro (soldi della Regione, dello Stato, ma soprattutto della Ue) per realizzare una cantina vinicola a Imola; ma è proprio questo il problema, la cantina, sempre secondo le accuse, non è mai stata completata e quindi non è mai entrata in funzione.
A Giovanni Errani, fratello di Vasco, e agli altri imprenditori viene dunque contestata la truffa aggravata ai danni di un ente pubblico. Per questo motivo nella mattinata di ieri, la Guardia di Finanza ha notificato a tutti l'avviso di fine indagine, atto che di solito prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.
L'inchiesta è del pm Antonella Scandellari e in Procura il riserbo è massimo. Per la procura, a Vasco Errani viene contestato il falso ideologico perché nel 2009, dopo un articolo de Il Giornale sulla vicenda, inviò una nota alla Procura per attestare la regolarità della procedura.
Secondo la Procura, quella nota conteneva informazioni non esatte sui documenti amministrativi dell'iter e quindi era fuorviante.
Di qui l'accusa di falso. La somma dei beni posti sotto sequestro dalle Fiamme Gialle, un milione di euro, è pari all’importo del finanziamento che la cooperativa, al tempo presieduta dal fratello di Vasco Errani, ottenne senza averne diritto, almeno secondo le conclusioni a cui è giunta il pm Antonella Scandellari, titolare dell’inchiesta che vede sotto accusa anche il Governatore per falso ideologico in atti pubblici. A Giovanni Errani sono stati messi sotto sequestro tre immobili.
 
Va bene, che la macchina della corruzione è sempre in moto non è una novità, direte voi. Perché dovremmo indignarci per cose che sappiamo benissimo? Questa è un'altra delle informazioni necessarie, un'altra  delle tante tessere utili per completare il puzzle della classe politica italiana. Anche perché queste informazioni si susseguono a ritmi vertiginosi: Lusi che si appropria di milioni di euro dei rimborsi elettorali, il sindaco Emiliano che va matto per le spigole e lo champagne, Rutelli che crede di gestire una fondazione e invece riceve "a sua insaputa" finanziamenti al partito perlomeno sospetti. Per non parlare di quando l'Unipol faceva le scalate e Fassino gioiva per l'acquisto di una banca. O di quello che succedeva e succede nel regno di Berlusconia. Una vera e propria festa della corruzione, ecco che cosa ci riserva la casta. Lo sappiamo tutti, certo. Ma, francamente, siamo pure stufi di riscoprirlo ogni santo giorno. 

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