lunedì 23 aprile 2012

L’IMU è davvero incostituzionale?

OFF
Sicuramente si anche se poi la Corte Costituzionale troverà un escamotage per dimostrare il contrario. Anzi, incostituzionale è anche la vecchia ICI . Era infatti solo questione di tempo che qualcuno, rileggendo la Costituzione Italiana, si soffermasse un attimo in più sull’articolo 53 che recita:
"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività".
Cosa vuol dire? Molto semplicemente la Costituzione Italiana dice che le tasse devono essere proporzionali alla capacità contributiva di un soggetto e sono soggette quindi ad un regime di progressione che non può prescindere dalla posizione sociale e dall’occupazione del contribuente
L’IMU, come la vecchia ICI, sono unicamente calcolate in base alla casa stessa e non si tiene mai conto del proprietario. In linea di massima e generalizzando molto si può pensare che una persona (o meglio, una famiglia) possieda una casa che rispecchia la propria posizione di contribuente. Questo è vero se l’immobile non è stato ereditato, o se la posizione del contribuente non è cambiata nel tempo (come è successo proprio negli ultimi anni, grazie alla crisi). Dopo aver eliminato l’ICI, con l’IMU si sta ricadendo quindi nello stesso errore, ed anche se sembra strano, nessuno si è mai accorto che probabilmente né l’ICI né l’IMU sarebbero potute essere implementate così come le conosciamo. Questo è solo uno dei motivi per cui la pressione fiscale in Italia è insostenibile; l’IMU è solo un caso tra quelli che non rispettano la proporzionalità dei contribuenti e che finiscono per incidere di meno sulle persone meglio posizionate in quanto a redditi.
 
Alla faccia dell'equità tanto decantata! I "professori" del governo, pur di fregar soldi, non rispettano nemmeno la Costituzione.

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