sabato 14 aprile 2012

Uccisa perché tradì marito boss, arresti

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(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 14 APR - Uccisa perché tradì il marito boss. E' la storia di Angela Costantino, assassinata nel 1994 a Reggio Calabria, anche se il corpo non fu mai trovato. La squadra mobile reggina, grazie alle rivelazioni di alcuni pentiti tra cui Maurizio Lo Giudice, fratello del boss Nino, anch'egli pentito, ha scoperto i tre presunti responsabili dell'omicidio della donna, arrestati con altre 9 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni e omicidio.

Come andrà a finire? Il finale è scontato: lei è morta, i suoi assassini, usciranno di galera (ammesso che vi entrino per 1 ora, e sarebbe già un record) perché allergici alla verdura, o al detersivo delle lenzuola...e giudici, magistrati e avvocati vivranno felici e contenti, poiché la bassa manovalanza darà loro ancora tanto "far finta di lavorare"  con conseguenti  lauti stipendi ed onorari pagati da tutto il popolo e dalle oneste vittime.

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