domenica 27 maggio 2012

Chiesa cattolica e handicap

OFF
ll novanta per cento degli handicappati sono figli di genitori che non hanno mantenuto la purezza del proprio corpo prima del matrimonio» dice Javier Echevarria, il vescovo responsabile dell’Opus Dei, durante un dibattito. E a Catania esplode la protesta delle associazioni dei genitori di bambini disabili: «Non si possono usare gli handicappati per fare terrorismo religioso».

 Echevarria, a Catania per un incontro con mille e 500 laici e sacerdoti dell’organizzazione ecclesiastica, s’è scagliato contro gli abusi sessuali invitando alla «santa purezza» e affermando: «Un sondaggio indica che il novanta per cento degli handicappati sono figli di genitori che non hanno mantenuto la purezza del proprio corpo prima del matrimonio». L’ Aias, l’ Associazione Italiana Assistenza Spastici, affida al segretario nazionale Francesco Lo Trovato la sua replica: «Si tratta di un’affermazione gratuita, del tutto priva di alcun fondamento scientifico. Trovo, inoltre, la frase offensiva per tutti i disabili e le loro famiglie, in particolare per quei tantissimi genitori di fede cristiana che alla morale cattolica si attengono scrupolosamente».

 Ieri, dalla sede romana dell’Opus, il portavoce Giuseppe Corigliano precisa: “Innanzitutto, le cose dette dal Prelato non hanno un valore testuale, perchè pronunciate in un contesto di conversazione libera, in un clima di famiglia, sia pur numerosa come quella dei simpatizzanti dell’Opera. In secondo luogo, il riferimento a un dato scientifico può essere ritrovato nella percentuale di neonati sieropositivi che nascono da madri sieropositive. Il termine handicappato è del tutto generico e, quindi, è completamente fuori luogo ogni riferimento a malattie di natura genetica».

 Ma, sempre da Roma, l’Associazione Italiana Persone Down non ci sta: «Non si possono usare gli handicappati per fare terrorismo religioso» e in un comunicato spiega: «Crediamo che non ci resti che esprimere orrore e disagio per una tale affermazione, non solo priva di ogni validità scientifica (e ci piacerebbe che il capo dell’Opus Dei citasse altrimenti le sue fonti), ma anche priva di ogni forma di sensibilità e di rispetto umano. “Sappiamo”, continua l’Associazione Persone Down, “quanto spesso i genitori degli handicappati vivano con colpa la condizione dei loro figli, anche quando non esiste nessuna forma di responsabilità proprio per l’ignoranza che affermazioni come quella indicata alimentano e come tali sentimenti possano essere di pregiudizio a uno sviluppo e a un inserimento sociale di queste persone. Il fatto che tale mancanza di attenzione e sensibilità venga da un autorevole membro della Chiesa ci fa vivere con maggior dolore tale evento. Ci auguriamo, quindi, che monsignor Echevarria provveda quanto prima a correggere quanto affermato e a chiedere scusa agli handicappati e alle loro famiglie».

Poi dicono che la chiesa cattolica perde sempre più proseliti. Se continuano a dire queste fesserie...

sabato 26 maggio 2012

Lagarde: Monti è rivoluzione, speranza

OFF
(ANSA) - LONDRA, 25 MAG - "Come diceva Robert Musil, l'uomo è capace di tutto, incluso il meglio. E quando vedete una situazione che può essere rivoluzionata da un individuo, mandar via il Signor Berlusconi e far entrare il Signor Monti: lui è perfettamente impegnato e non gli interessa il suo futuro politico. Fa il suo lavoro, cambia la percezione e riporta la fiducia: anche questo è un segno di speranza". Lo ha detto il direttore del fondo monetario internazionale Christine Lagarde in un'intervista al Guardian.

E che gliene frega del suo futuro politico: è senatore a vita e si becca uno stipendio mensile pari a quello annuo di un pensionato, si compra case in tutta Italia (vedi qui), il figlio lo ha già sistemato in banca alla Morgan Stanley, i bancari sono sempre a sua disposizione..., riporta la fiducia del ladri internazionali ma non del popolo italiano... Poi da quale pulpito viene la predica: dal direttore del fondo monetario internazionale!

mercoledì 23 maggio 2012

Terzi, situazione marò è inaccettabile

OFF
(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, definisce ''inaccettabile'' la situazione dei marò italiani in India, durante un incontro con il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon. In una intervista alla Cnn ha poi ribadito, riferendosi al vertice di Bruxelles, che l'Europa è ''un grande progetto'' e l'area euro è un risultato da cui ''non si torna indietro''.

Terzi non è la situazione inaccettabile, siete voi inaccettabili. Senza polso, capaci solo di piangere.
L'Europa ERA un grande progetto, ora è solamente una colonia della Germania.

lunedì 21 maggio 2012

Terremoto, l’agghiacciante commento del segretario della Lega di Rovato

OFF
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Quattro operai morti. Case, scuole, chiese distrutte. L’Emilia Romagna è ancora piegata dal terribile terremoto di questa notte ma puntuale arriva l’agghiacciante commento del solito leghista, il segretario della Lega di Rovato (Brescia) e neoconsigliere comunale, Stefano Venturi: “Terremoto nel Nord italia, ci scusiamo per i disagi, ma la Padania si sta staccando (la prossima volta faremo più piano)” La frase è già stata cancellata dal suo profilo Facebook, ma le critiche sono arrivate a migliaia e l’opposizione – sempre tramite il social network – chiede le scuse.
Questo il post pubblicato sul suo profilo Facebook:














Questo invece il commento di scuse postato dalla sua pagina fan dopo essere stato travolto dalle critiche


ULTIM’ORA 17.44 - Fabio Rolfi, segretario provinciale della Lega a Brescia, annuncia: ”Venturi ha rassegnato le dimissioni. E’ giusta questa scelta che ho sollecitato, perché gesti come questi non possono essere tollerati, sono contro il nostro codice etico”.

Questi poveri dementi, si sono fatti influenzare anche nel cervello dal loro capo! Non conoscono limiti neanche davanti alle disgrazie.

Neopremier francese ai suoi ministri: "ci tagliamo stipendi, niente voli di stato e divieto altri incarichi"

ON
Appena eletto all’Eliseo, Nicolas Sarkozy si era aumentato lo stipendio del 170%. François Hollande se lo è ridotto del 30%. «Dobbiamo dare l’esempio: in tempi di crisi tutti dobbiamo fare sacrifici», ha commentato. Sarà populismo, demagogia, come ironizzano gli esponenti della destra: si tratta comunque di un segno di civismo e sensibilità politica che va nella buona direzione. La decisione, operativa da subito, è stata ratificata ieri da un decreto del Consiglio dei ministri, il primo dopo la nomina di Hollande: lo stipendio mensile del presidente della Repubblica e del primo ministro scende da 21.300 a 14.910 euro lordi, quello dei ministri da 14.200 a 9.940, sempre lordi.

Inoltre tutti i ministri sono stati invitati a firmare una «carta deontologica» che prevede:
1) calo del 10% del budget per ogni ministero;
2) riduzione dei collaboratori;
3) divieto assoluto di cumulare mandati e incarichi.
«Fare il ministro deve essere un lavoro a tempo pieno», ha detto François Hollande.
In linea con la politica del rigore e della sobrietà, i ministri sono invitati inoltre a non accettare regali di valore superiore a 150 euro, ad evitare il conflitto d’interessi, ad usare nei limiti del possibile il treno anziché l’aereo; infine — é un pallino di Hollande — a rispettare il codice della strada. I ministri si preparano dopo l’automutilazione salariale ad usare la mannaia nei confronti di presidenti e direttori generali delle aziende pubbliche, abituati a salari straordinariamente confortevoli. Saranno dolori per tutti: ad esempio Henri Proglio, pdg di EdF (Electricité de France), vedrà decurtata del 69% la sua retribuzione annuale (1,6 milioni), mentre Jean-Paul Bailly (Poste) e Luc Oursel (Areva) perderanno il 40% dei 700 mila euro annui.

Anche in Italia? Smettila di sognare!

In caso di terremoto, lo stato non rimborserà più i danni ai cittadini.

OFF
Un regalo miliardario per le grandi compagnie assicurative.
In caso di terremoto, alluvione, o di ogni altra catastrofe naturale, lo Stato non pagherà più i danni ai cittadini. Che, dunque, per vedere la casa o l'azienda ricostruita, avranno una sola strada: ricorrere all'assicurazione 'volontaria’. Il provvedimento - nero su bianco - è inserito nel decreto che riforma la Protezione Civile e nel quale, tra l'altro, viene confermata la 'tassa sulla disgrazia’, con un'unica differenza rispetto alle versioni precedenti: le Regioni non avranno più l'obbligo di alzare fino ad un massimo di cinque centesimi l'accise sulla benzina, ma avranno la facoltà di farlo.
     Quella che doveva essere una norma per riordinare l'intero sistema di Protezione Civile e restituirgli l'efficienza in caso di emergenza che il commissariamento voluto da Tremonti gli aveva tolto, rischia dunque di rivelarsi una beffa per i cittadini. È vero che il provvedimento prevede già un «regime transitorio anche a fini sperimentali» e dunque non diventerà né immediatamente operativo - entro 90 giorni dovrà essere emanato un regolamento che stabilisce «modalità e termini» per l'avvio del regime assicurativo - né lo sarà, probabilmente, passati i tre mesi. Ma è evidente che si tratta del primo passo per mettere la politica di fronte ad un problema di cui si dibatte da anni: quello dell'assicurazione in caso di calamità, perché‚ lo Stato non è più in grado di fare fronte alle spese.
     Il provvedimento, dunque, stabilisce che «al fine di consentire l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati» per garantire «adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione» dei beni immobili privati, «possono essere estese ai rischi derivanti da calamità naturali tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di danno a fabbricati di proprietà di privati». Entro 90 giorni dalla pubblicazione in “Gazzetta”, palazzo Chigi, di concerto con i ministeri dell'Economia e dello Sviluppo Economico e sentita la Conferenza Stato-Regioni e l'Isvap, dovrà emanare un regolamento, sulla base di alcuni criteri. Quali? Agevolazioni fiscali per chi si assicura e, appunto, «l'esclusione, anche parziale, dell'intervento statale per i danni subiti da fabbricati».
     Certo è che non sarà un percorso di facile realizzazione. Innanzitutto perché‚ l'assicurazione su base 'volontaria’ sancisce, di fatto, la disparità tra cittadini che vivono in zone non a rischio e quelli che, invece, si trovano in aree sismiche o a rischio idrogeologico. Senza contare che le compagnie assicurative non stipuleranno polizze - o se le faranno i cittadini dovranno pagare cifre astronomiche - in quelle zone dove i rischi sono molto alti.
     La conseguenza è una sola: si dovrà arrivare all'assicurazione obbligatoria per tutti con un costo che, secondo le stime dei tecnici delle varie amministrazioni dello Stato e delle stesse assicurazioni, dovrebbe essere attorno ai cento euro ad abitazione.
Ci si arriverà? È probabile, visto che il decreto stabilisce anche un altro elemento che va in questa direzione. La durata dello stato d'emergenza, cioè il periodo in cui è lo Stato a farsi carico di tutte le spese, può essere di 60 giorni con un'unica proroga di altri 40. Una decisione presa per evitare che, come è accaduto decine di volte nel passato, gli stati d'emergenza durino anni. Ma cosa succede al centunesimo giorno?

Meno spese per lo Stato. Ma caleranno le tasse? Col quasi!!!

sabato 19 maggio 2012

Brindisi, attentato davanti a una scuola

OFF
Choc a Brindisi. Un'esplosione davanti all'Istituto professionale per i servizi sociali "Morvillo-Falcone" ha provocato la morte di una studentessa e il ferimento di altri ragazzi. La giovane era giunta in ospedale in gravissime condizioni. Altri otto sono feriti (sono quasi tutte studentesse perché si tratta di un istituto professionale per i servizi sociali).

La ragazza ora più grave è una sedicenne, che come la sua amica e coetanea morta, era tra le persone più vicine all'ordigno esploso. E' in sala operatoria. Le sue condizioni sono gravissime, con traumi toracico-addominali e ustioni su gran parte del corpo. Degli altri cinque feriti, due soli hanno ferite di lieve entità e se la dovrebbero cavare con poco. Gli altri tre avrebbero riportato ustioni del 40%, e uno di loro avrebbe subito fratture e gravissimi danni agli arti inferiori.

Le due bombole di gas, probabilmente collocate ad un timer, erano state collocate su un muretto vicino ad un cancello secondario della scuola Morvillo Falcone di Brindisi. L'esplosione ha coinvolto alcune studentesse che erano appena scese da un autobus urbano e stavano raggiungendo l'edificio scolastico. Un particolare questo che fa ritenere agli investigatori che l'ordigno avesse come obiettivo l'istituto stesso. L'ordigno è esploso questa mattina intorno alle 7,45-7,50 in via Galanti, non lontano dal tribunale. L'ordigno - sempre secondo le prime notizie - sarebbe stato di notevole potenza.
ORE 11.26 - MORTA ANCHE LA SECONDA STUDENTESSA
E' morta Veronica Capodieci, l'altra studentessa rimasta ferita nell'attentato di stamattina davanti alla scuola. Troppo gravi le ferite riportate all'addome e alla testa dall'esplosione. I chirurghi hanno tentato di salvarla, è spirata in sala operatoria"

Chiunque sia stato fa parte degli "uomini di merda" che sono peggiori di Al qaeda.
Quelli di Al qaeda sono ancora al medioevo come cervello grazie alla loro "religione" mentre le bestie che hanno effettuato questo attentato non sono neanche degni di essere chiamati persone.
Per costoro è valido solo il detto "occhio per occhio dente per dente" cioè la "CONDANNA A MORTE" e non il buonismo delle leggi e della magistratura italiane.

mercoledì 9 maggio 2012

Coppia con figlio disabile, sì adozione

ON
(ANSA) - MILANO, 9 MAG - Potranno adottare un figlio due coniugi a cui era stata negata l'adozione in quanto hanno un figlio disabile. La Corte d'Appello di Milano ha riconosciuto la natura discriminatoria del decreto del Tribunale dei Minori che aveva negato ai genitori l'idoneità all'adozione internazionale solo perché hanno un bambino disabile, affetto da una rara forma di epilessia. Per i genitori e le associazioni di categoria, la Corte d'Appello di Milano "ha scritto una pagina importante''.

Che bello! Un'altra buona notizia!

IMU disastro immobiliare

OFF
a cura di Avv. Marco Della Luna
Il Censis stima che l’IMU produca una perdita di valore degli immobili italiani tra il 20 e il 50%, che, tradotto in cifre, sarebbero tra 800 e 2.000 miliardi di Euro, stimando 4.000 miliardi di Euro il patrimonio ante IMU. E’ come se una serie di bombardamenti avesse distrutto un edificio e un terreno su tre.
Quindi Monti ha fatto un danno di circa 1.500 miliardi al patrimonio privato e pubblico del Paese, per incassare 10,5 miliardi l’anno. Ha fatto un danno di due terzi del debito pubblico, non solo senza ridurlo, ma aggravandolo e peggiorando il rapporto tra valore dei risparmi e debito pubblico e privato.
Ha colpito in tal modo l’unico punto forte della situazione finanziaria italiana: il buon rapporto tra debito (pubblico e privato) e patrimonio (pubblico e privato). Davvero un genio dell’economia! Non basta la nomina a Senatore a Vita per alti meriti verso la patria. Merita un premio Nobel.
La rovina così cagionata da Monti e da chi lo sostiene non sta solo nella perdita di ricchezza nazionale, perché la svalutazione degli immobili ha ben altri effetti:
  1. rende più difficile e meno fruttuosa la via di ridurre il debito pubblico vendendo il patrimonio immobiliare dello Stato;
  2. taglia il valore delle garanzie immobiliari date da imprese e cittadini alle banche, quindi taglia il credito e l’attività economica, compromettendo così anche le linee di credito in essere;
  3. deprime il mercato immobiliare, già depresso da circa cinque anni;
  4. fa chiudere i cantieri delle costruzioni in corso, per la ragione ai punti 2 e 3, compromettendo la rimborsabilità dei crediti;
  5. fa chiudere o fallire molte imprese edili, con ricadute negative (insolvenze, cessazione degli ordinativi) sull’indotto e sull’occupazione, quindi anche sugli ammortizzatori sociali;
  6. moltiplica la recessione e la rende irreversibile, perché le recessioni e le riprese dei sistemi economici sono guidate e sostenute dal settore delle costruzioni, come ultimamente vediamo nel caso del Regno Unito.
Possiamo facilmente immaginare che cosa sarebbe successo, che so, a Sarkozy, se avesse fatto una cosa simile alla Francia. Gli italiani, diversamente dai francesi, sono un popolo-materasso. Monti ha coalizzato intorno a sé le forze del privilegio e delle rendite – partiti, banchieri, monopolisti, grandi burocrati strapagati – per portare avanti un politica senza investimenti, senza rinnovamento e senza crescita, una politica di sola recessione, tassazione, disoccupazione e pagamento di interessi agli stranieri oltre che di sostegno alla speculazione bancaria.
Ma a chi può giovare questa sua politica anti-italiana? Solo a un ceto bancario che vuole il paese ridotto in miseria e alla disperazione per far incetta delle sue ricchezze reali a prezzi stracciati e approfittare del bisogno della gente per imporre tagli di diritti e ulteriore sottomissione al capitale di sfruttamento straniero. Solo a un disegno di sottomissione dell’Italia e di altri paesi europei al capitalismo soprattutto tedesco, e di loro riduzione a un ruolo servile di subcontinente europeo, di serbatoio di lavoro a basso costo e bassa qualificazione, a un mercato di sfogo per prodotti di basso prezzo e bassa qualità. La riforma Fornero, in diversi sensi, ne è un assaggio concreto.
E se leggete l’ultimo libro di Nino Galloni, “Chi ha tradito l’economia italiana?”, avrete la storia, ben documentata, di come gli interessi economici stranieri, sin dagli anni ’60, si sono ingeriti nella politica italiana per bloccare la crescita della nostra economia, il risanamento delle nostre finanze, anzi, per sabotarle e porre l’Italia in condizioni di dipendenza.
Monti può essere in buona fede – non conosco il suo animo, non posso condannarlo – ma di fatto agisce come un Nemico a tutti gli effetti. Se si vuole sopravvivergli, bisogna considerarlo per quello che è e fa, assieme alle forze e ai partiti collaborazionisti, che lo sostengono e lo votano per interesse. Il suo governo sta facendo più danni materiali della precedente occupazione tedesca, quella di cui si festeggiava pochi giorni or sono la ricorrenza della fine; e, suicidio dopo suicidio, rischia di fare anche altrettante vittime di quella, se lo si lascia andare avanti.

Concordo pienamente, merita un premio Nobel per la "Noneconomia"!

Green Hill, in piazza contro la vivisezione

ON
"Green Hill assassini e torturatori", "nessuna pace per gli aguzzini", "basta vivisezione è ora di agire per la liberazione": sono alcuni degli slogan scanditi a gran voce dai manifestanti che si sono dati appuntamento anche a Brescia nella Giornata mondiale contro la vivisezione e contro Green Hill, allevamento di cani beagle per la sperimentazione che si trova a Montichiari, per chiederne la chiusura.
Centinaia di persone, tantissime con i loro cani al seguito, hanno riempito il centralissimo corso Zanardelli per ribadire la loro contrarietà all'uso di animali per la sperimentazione a suon di slogan e cartelli. Attivisti hanno anche distribuito volantini ai passanti e raccolto firme per chiedere la chiusura dell'allevamento. Domani la Commissione politiche comunitarie del Senato dovrà esaminare l'emendamento alla Direttiva europea che introdurrebbe in Italia il divieto di allevare allevamento cani, gatti e primati per la vivisezione e la sperimentazione.

Ogni tanto una buona notizia!

Monti: deve riflettere chi ha causato la crisi"

OFF
"La crisi ha provocato conseguenze umane che devono far riflettere chi ha portato l'economia in questo stato e non chi da quello stato sta cercando di farla uscire". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, parlando ad un convegno della Commissione Europea.
Senza rigore conseguenze crisi più gravi. "Le sofferenze economiche e sociali che derivano dalla crisi sono grandi e visibili ed evidenti anche se accompagnate da un grande senso di responsabilità dei cittadini nel capire", ha spiegato il premier. "E' chiaro - ha aggiunto Monti - che queste cose le percepisce anche il governo ed è altrettanto chiaro che il governo deve chiedersi se un immediato rilascio della pressione sul risanamento non finirebbe per comportare conseguenze umane ancora più grandi in un lungo arco di tempo.

Eh la crisi, caro signor Monti, l'ha creata la sua banca di riferimento GOLDMAN SACHS che ha portato l'Europa al disastro economico con speculazioni, derivati e quant'altro. Vada a casa e rifletta, chiameremo la signora Maria di turno a sanare il bilancio dello stato e produrre lavoro, una volta che tutte le banche saranno state nazionalizzate e gli speculatori in galera.
 

martedì 8 maggio 2012

Napolitano: Grillo, nessun boom

OFF

Giorgio Napolitano a gamba tesa contro Beppe Grillo. Il giorno dopo le elezioni amministrative, mentre tutti parlano del successo indiscutibile del Movimento Cinque Stelle che ha portato a casa risultati sorprendenti, il capo dello Stato frena e dice: "Nessun boom, di boom ricordo solo quelli degli anni Sessanta, di altri non ne vedo". Pur non vedendo nessun exploit del comico genovese dal Capo dello Stato arriva un consiglio rivolto ai partiti: le elezioni devono rappresentare motivo di riflessione per le forze politiche e per i cittadini sui rapporti con la politica e sui problemi di governabilità oggi a oggi a livello locale ma che si pongono, come vediamo in Europa, a livello nazionale in diversi Paesi”. Lasciando la mostra "150 dedicati al futuro" di Poste Italiane, Giorgio Napolitano ha poi aggiunto che "una volta le elezioni amministrative avevano un rilievo essenzialmente locale anche se questo era vero fino a un certo punto. Abbiamo avuto un test piuttosto circoscritto, anche perché il numero degli eletti chiamati a votare non è stato grandissimo".

Detto da un elemento che mangia da tanti anni sulle spalle degli italiani non ce da stupirsi!
Pur non ammirando Grillo, sono certo che la sua ascesa sia sintomo di un'Italia stanca di politicanti ladri, mentitori e sbruffoni.
Presidente, invece di dire scempiaggini su un voto popolare e democraticamente espresso, pensi agli sprechi che continuate a fare, agli stipendi faraonici che mettete in tasca, alla mancata lotta alla corruzione, alla lotta poco seria all'evasione (non detrazione spese all'americana, bensì sconti particolari alle banche che hanno evaso),  nessun accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali lì esportati illegalmente, nessuna eliminazione delle spese inutili (sovvenzioni ai partiti, privilegi dei politici, auto blu, che si continuano a comprare invece di diminuire), nessuna privatizzazione seria (quelle dei taxi e farmacie sono privatizzazioni?), aumento della tassazione che blocca la ripresa economica e sta causando suicidi a catena ogni giorno che passa.
SI VERGOGNI!

lunedì 7 maggio 2012

Partiti: non rinunciano a rata luglio, nuovo accordo su rimborsi

OFF
Roma, 7 mag. (TMNews) - Rimborsi dimezzati e controlli rigorosi sui bilanci a partire dal prossimo anno. Ma alla tranche che dovrebbero ricevere a luglio prossimo, relativa alle elezioni avvenute tra il 2008 e il 2011, i partiti non rinunciano. L'accordo tra i leader di maggioranza, che oggi ha preso forma nel testo dei relatori Gianclaudio Bressa (Pd) e Giuseppe Calderisi (Pdl) depositato oggi in commissione Affari Costituzionali alla Camera, per ora si ferma al taglio del 33 per cento della rata di 182 milioni che così sarà ridotta a 122 milioni.

"Presenteremo un emendamento per portare il taglio al 50% subito", assicura il presidente dei deputati democratici, Dario Franceschini. Ma nel resto della maggioranza c'è chi giura che la rata di luglio non sarà dimezzata: "A noi va bene il 33%, non presenteremo emendamenti", spiega Mauro Libè, componente Udc della Prima Commissione. Per il partito di via dei Due Macelli peraltro l'ultima tranche dei rimborsi è 'vitale', visto che le rate precedenti sono state utilizzate tutte. E nemmeno il Pdl sembra poterci rinunciare. Eppure se il Pd dovesse presentarlo, e votarlo compatto, l'emendamento per il dimezzamento della tranche di luglio passerebbe visto che la Lega ha già annunciato che vi rinuncerà e l'Idv e Fli pure sono per la cancellazione. Insomma i numeri per fare di più ci sarebbero sia in Commissione che in Aula dove il testo arriverà lunedì prossimo, senza slittamenti, assicura Bressa.

Nonostante il rinvio della presentazione del testo base su cui lavorare (doveva arrivare giovedì scorso, è stato rinviato a oggi alle 15, è infine arrivato alle 17 dopo una lunga riunione tra i relatori e i funzionari degli uffici legislativi della Camera), domani mattina sarà adottato dalla Commissione e già in serata scadrà il termine per la presentazione degli emendamenti. Entro venerdì dunque sarà votato il mandato ai relatori su un testo che introduce un sistema misto prevedendo un 70% di rimborsi elettorali e un 30% di cofinanziamento: "Il testo che abbiamo presentato - sottolinea Bressa - è molto importante perché prevede il dimezzamento del finanziamento da 182 a 91 milioni. Di questi 91 milioni solo 67,3 costituiscono rimborso certo, mentre 23,7 del cofinanziamento verranno erogati solo a fronte di una capacità di raccolta doppia da parte dei singoli partiti".

I controlli sui bilanci saranno affidati a una Commissione che però, a differenza del testo presentato da Alfano-Bersani-Casini il 12 aprile scorso, non sarà composta dal presidente della Corte dei Conti, dal presidente del Consiglio di Stato e dal Primo Presidente di Cassazione. Il testo Bressa-Calderisi stabilisce che i membri siano cinque, di cui uno designato dal Primo presidente della Corte di Cassazione, uno designato dal presidente del Consiglio di Stato e tre designati dal presidente della Corte dei Conti. Tutti i componenti sono scelti tra magistrati dei rispettivi ordini giurisdizionali con qualifica non inferiore a quella di consigliere di Cassazione o equiparata; due dei componenti della Corte dei Conti devono essere revisori contabili iscritti al relativo registro. Sarà direttamente la Commissione, infine, e non i presidenti delle Camere come previsto dal primo testo Abc, ad applicare le sanzioni in caso di irregolarità.

Non c'è niente da fare. Sono ladri incalliti e continuano a rubare nonostante la recessione. Hanno una faccia tosta spaventosa. Si sono inventata la Commissione per cercare di giustificare la loro avidità, come se non sapessimo come funzionano queste cose: essendo tutti i magistrati politicizzati, giureranno il falso e certificheranno: "Tutto va ben, madama la marchesa".
Vergognatevi! Migliaia di famiglie non arrivano a fine mese e dobbiamo ascoltare i piagnistei dei partiti che  hanno divorato per anni una quantità sterminata di denaro pubblico! I bilanci? E a cosa servono? A certificare che avete speso più di quanto avevate in tasca? Pessimi padri di famiglia, vergognatevi! Avete difeso la democrazia? La si difende governando bene o collaborando con chi lo sta facendo. Non con il gossip. Mazzini è morto povero. Vendete il vostro patrimonio immobiliare, vergognandovi di essere esentati dall'IMU. Chiedete aiuto ai sindacati che traboccano di soldi e contraccambieranno i favori che avete loro fatto. L'antipolitica è alimentata anche dalla spudoratezza di questi vostri lamenti. Prima non sapevamo quanti soldi macinavate, ma adesso non ci fate pena! Rivolgetevi ai vostri elettori, forse qualcuno sarà felice di togliere un po' di pane ai propri figli per darvene un tozzo. Ma non stupitevi se in maggioranza risponderanno male!
 

Ecco i nomi dei 94 senatori che hanno votato contro i tagli alle pensioni d’oro

OFF
Da http://isegretidellacasta.blogspot.it/
Qualche giorno nella votazione sui tagli alle pensioni d’oro ai supermanager pubblici, il governo (che voleva difenderle) è stato battuto grazie da un emendamento di Idv e Lega. Sorprendentemente, la maggioranza dell’Aula si è dichiarata favorevole ad intervenire sul trattamento pensionistico dei burocrati di Stato che oggi godono di stipendi favolosi e domani avrebbero goduto di pensioni altrettanto favolose.
Forse, finalmente, si sono resi conto che in un momento in cui tutti gli italiani vengono chiamati a grandi sacrifici togliere qualche euro ai boiardi di Stato, che oggi percepiscono, come il presidente dell’Inps o quello di Equitalia, stipendi fino a 1.200.000 euro all’anno (pagati da noi) sarebbe stato un atto minimo di equità.
E tuttavia, in 94 si sono battuti come leoni contro quell’emendamento e a favore del mantenimento delle pensioni d’oro. Tutto il Pd, ad eccezione di sette senatori che, in uno scatto di dignità, hanno votato contro. Ad esprimersi a favore dell superpensioni dei manager pubblici troviamo, per esempio, figure del calibro di Anna Finocchiaro, Enzo Bianco, Maurizio Gasparri o Pietro Ichino, lo stesso che va in giro a predicare il superamento del divario tra le generazioni.

1) Adamo Marilena (Pd)
2) Adragna Benedetto (Pd)
3) Agostini Mauro (Pd)
4) Armato Teresa (Pd)
5) Astore Giuseppe (Gruppo Misto)
6) Baio Emanuela (Api)
7) Barbolini Giuliano (Pd)
8) Bassoli Fiorenza (Pd)
9) Bastico Mariangela (Pd)
10) Enzo Bianco (Pd)
11) Biondelli Franca (Pd)
12) Blazina Tamara (Pd)
13) Filippo Bubbico (Pd)
14) Antonello Cabras (Pd)
15) Anna Maria Carloni (Pd)
16) Maurizio Castro (Pdl)
17) Stefano Ceccanti (Pd)
18) Mario Ceruti (Pd)
19) Franca Chiaromonte (Pd)
20) Carlo Chiurazzi (Pd)
21) Lionello Cosentino (Pd)
22) Cesare Cursi (Pdl)
23) Mauro Cutrufo (Pdl)
24) Cristina De Luca (Terzo Polo)
25) Vincenzo De Luca (Pd)
26) Luigi De Sena (Pd)
27) Mauro Del Vecchio (Pd)
28) Silvia Della Monica (Pd)
29) Roberto Della Seta (Pd)
30) Ulisse Di Giacomo (Pdl)
31) Di Giovan Paolo Roberto (Pd)
32) Cecilia Donaggio (Pd)
33) Lucio D’Ubaldo (Pd)
34) Marco Filippi (Pd)
35) Anna Finocchiaro (Pd)
36) Anna Rita Fioroni (Pd)
37) Marco Follini (Pd)
38) Vittoria Franco (Pd)
39) Vincenzo Galioto (Pdl)
40) Guido Galperti (Pd)
41) Maria Pia Garavaglia (Pd)
42) Costantino Garraffa (Pd)
43) Maurizio Gasparri (Pdl)
44) Antonio Gentile (Pdl)
45) Rita Ghedini (Pd)
46) Giai Mirella (Gruppo Misto)
47) Basilio Giordano (Pdl)
48) Claudio Gustavino (Terzo Polo)
49) Pietro Ichino (Pd)
50) Cosimo Latronico (Pdl)
51) Giovanni Legnini (Pd)
52) Massimo Livi Bacci (Pd)
53) Andrea Marcucci (Pd)
54) Francesca Maria Marinaro (Pd)
55) Franco Marini (Pd)
56) Ignazio Marino (Pd)
57) Marino Mauro Maria (Pd)
58) Salvatore Mazzaracchio (Pdl)
59) Vidmer Mercatali (Pd)
60) Riccardo Milana (Terzo Polo)
61) Francesco Monaco (Pd)
62) Enrico M0rando (Pd)
63) Fabrizio Morri (Pd)
64) Achille Passoni (Pd)
65) Carlo Pegorer (Pd)
66) Flavio Pertoldi (Pd)
67) Lorenzo Piccioni (Pdl)
68) Leana Pignedoli (Pd)
69) Roberta Pinotti (Pd)
70) Beppe Pisanu (Pdl)
71) Donatella Poretti (Pd)
72) Raffaele Ranucci (Pd)
73) Giorgio Roilo (Pd)
74) Nicola Rossi (Pd)
75) Antonio Rusconi (Pd)
76) Gian Carlo Sangalli (Pd)
77) Francesco Sanna (Pd)
78) Giacomo Santini (Pdl)
79) Giuseppe Saro (Pdl)
80) Anna Maria Serafini (Pd)
81) Achille Serra (Terzo Polo)
82) Emilio Silvio Sircana (Pd)
83) Albertina Soliani (Pd)
84) Marco Stradiotto (Pd)
85) Antonino Strano (Pdl)
86) Salvatore Tomaselli (Pd)
87) Giorgio Tonini (Pd)
88) Achille Totaro (Pdl)
89) Tiziano Treu (Pd)
90) Simona Vicari (Pdl)
91) Luigi Vimercati (Pd)
92) Vincenzo Vita (Pd)
93) Walter Vitali (Pd)
94) Luigi Zanda (Pd)

Che abbiano qualche parente interessato?